Nella “Chiesa 2.0” tutto è doppio.
Ci sono due papi, uno regnante l’altro emerito.
Ci sono due messe, quella di sempre e quella “riformata”.
Ci sono due magisteri, quello dottrinale e quello “pastorale”.
Ci sono due teologie, la prima è la scienza della fede, la seconda un’ambigua filosofia religiosa.
Ci sono due dottrine, la prima è la Divina Rivelazione, la seconda è l’adattamento allo spirito del tempo.
Sono una cosa resta unica: l’arroganza del clericalismo.