Sardegna, sacerdoti santi e vescovi apostati.
Chi scrive ha i suoi natali umani e cristiani nella bellissima isola della Sardegna. E in pochi giorni ha provato onore e disgusto allo stesso tempo. Onore perché un sacerdote di Cagliari, don Massimiliano Pusceddu, durante un’omelia, ha rammentato — citando la Lettera ai Romani di San Paolo — che l’omosessualità, anche quando viene esaltata dai potenti che governano il mondo, è peccato impuro contro natura che grida vendetta davanti a Dio e conduce, quando il peccatore non si converte, alla “seconda morte”, quell’anima.
Com’era prevedibile, Don Max (così chiamato da amici e figli spirituali) è stato messo alla gogna mediatica dalle lobby LGBT e da quelle anticattoliche.
Ciò che ha creato, in chi scrive e non solo, un profondo disgusto è il fatto che l’arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio, non abbia difeso il suo sacerdote — e dunque la Dottrina della Chiesa e la legge naturale — ma lo abbia addirittura censurato, costretto al silenzio. Infatti, nel canale Youtube di don Max sono stati rimossi tutte i video con le sue bellissime omelie. Non soddisfatto, Miglio ha persino chiesto scusa a quelli che si sono sentiti offesi dalle parole di Don Max, il quale — ribadiamo — citava la Sacra Scrittura.
Le motivazioni della decisione di mons. Miglio? A nostro modesto parere sono due. La prima perché, è simile a Don Abbondio: un vile, incapace di dire la verità e di difendere chi ha subito un’ingiustizia dal potente di turno. La seconda perché è afflitto da cardinalite: vuole farsi notare disperatamente dall’Imperatore — come già ci provò durante la visita pastorale del settembre 2013 — affinché gli conceda la berretta cardinalizia.
Da quando, infatti, papa Francesco ha creati cardinali tre “signori nessuno” (Bassetti di Perugia, Menichelli di Ancona-Osimo e Montenegro di Agrigento), le cui diocesi non sono mai state “sedi cardinalizie”, moltissimi vescovi italiani stanno facendo a gara, con iniziative e uscite discutibili e assurde, per compiacere l’Imperatore, al fine di fare “carriera” e ricevere la berretta rossa.
Lasciamo i cattivi pastori — mercenari che lasciano il gregge in balia dei lupi — a Dio, alla Sua misericordia e alla Sua giustizia.
Noi stiamo con Don Massimiliano Pusceddu.
Noi stiamo con l’Apostolo San Paolo.
Noi stiamo con la Verità.
Noi stiamo con Gesù Cristo e la sua Chiesa.
Il Signore e la santa Vergine benedicano questo santo apostolo e lo proteggano dai lupi dentro e fuori la Chiesa
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Don Pusceddu è un Apostolo Di GESÙ – TUTTI QUELLI CHE LO HANNO MESSO ALL’ INDICE SONO LUPI RAPACI AL SERVIZIO DI SATANA
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Certo che satana lavora bene … nelle chiese di Bergoglio si può leggere il Corano, ma non san Paolo … Ricordate Fatima: la grande apostasia della Chiesa verrà dai suoi vertici!
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Don Pusceddu VERO Uomo e VERO discepolo di Dio.
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Noi siamo con Don massimiliano sacerdote e uomo innamorato di Gesu’ e la Madonna .
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