Che papa Francesco preferisca la compagnia dei non-cattolici a quella dei cattolici è risaputo; non ci sarebbe niente di male, se il suo intento fosse mostrare loro la verità, ovvero la dottrina cattolica, ma purtroppo sappiano che, secondo lui, il «proselitismo è una solenne sciocchezza».
Anzi, talvolta pare che voglia “convertire” i cattolici alla causa dei non-cattolici, persino degli anti-cattolici. Ne è una prova una delle sue affermazioni durante la conferenza stampa tenuta nel volo di ritorno da Fatima.
Tralasciando la solita bizzarria sulla “Madonna postina” — l’attuale Vescovo di Roma ha dato prova più volte che ad egli piace la “Madonna che tace” — papa Francesco ha raccontato: «[…] A Roma prima di partire ho ricevuto degli scienziati di varie religioni che partecipavano a un convegno all’osservatorio vaticano, e uno mi ha detto: “Sono ateo, le chiedo un favore: dica ai cristiani che amino di più i musulmani”. Questo è un messaggio di pace».
Prima di tutto, sarebbe bene che quel scientista ateo studiasse la storia: sono stati i comunisti atei a fare strage di cristiani, ignominia compiuta anche oggi dal terrorismo islamico. Sarebbe bene che anche Sua Santità Francesco — con tutto il dovuto rispetto che chi scrive, in quanto cattolico, deve al suo ruolo — ripassasse la storia. Questi sono fatti, non opinioni: contra factum non valet argumentum (contro i fatti non valgono gli argomenti).
Del resto, non è forse il martirio il centro del messaggio della seconda parte del segreto di Fatima? «[…] la Russia diffonderà i suoi errori nel mondo — disse Nostra Signora ai tre piccoli veggenti il 13 luglio del 1917 — causando guerre e persecuzioni contro la Chiesa. I buoni verranno martirizzati […]». Altro che messaggio pacifista!
L’ha ribloggato su Le cronache di Papa Francesco.
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