Omaggiare il diavolo in una chiesa. Accade a Napoli nella parrocchia di San Gennaro All’Olmo. È la notte di Halloween e al posto dei fedeli, del coro e della messa va in scena nella casa di Dio una festa mascherata.

Omaggiare il diavolo in una chiesa. Accade a Napoli nella parrocchia di San Gennaro All’Olmo. È la notte di Halloween e al posto dei fedeli, del coro e della messa va in scena nella casa di Dio una festa mascherata.
MALEDETTI!!!! CHE SIANO MALEDETTI!!! PER 18.000 EURO HANNO VENDENDO L’ANIMA A SATANA…
«Il più grande trucco del diavolo è quello di convincerci che egli non esista» (Charles Baudelaire), così il nostro nemico può agire indisturbato e appropriarsi prima di tutto di quelle anime che non credono nella sua esistenza reale e personale, ma simbolica.
San Tommaso d’Aquino, Il più grande teologo di tutti i tempi, all’inizio delle lezioni mostrava ai suoi allievi una mela dicendo: «Questa è una mela. Chi non è d’accordo, può andar via». Il Doctor Communis voleva far capire che non è il pensiero a determinare l’essere, ma è l’essere che determina il pensiero. La superbia infatti fa ritenere che il nostro pensare sia il fondamento dell’essere, mentre invece l’umiltà ci porta ad osservare e argomentare l’essere delle cose, soprattutto in quelle divine.
Le scorrette citazioni di San Tommaso d’Aquino contenute nell’Amoris Laetitia sono opera dell’eterodosso cardinale austriaco Christoph Schönborn, designato da papa Francesco in persona come l’interprete ufficiale di questo ambiguo e contestatissimo documento.
Riceviamo e pubblichiamo questa email che abbiamo ricevuto nel tardo pomeriggio da un nostro lettore altrettanto scandalizzato quanto noi.
Il cardinale tedesco Walter Kasper, discepolo del neo-modernista gesuita Karl Rahner, in una recente intervista, commentando l’esortazione apostolica post-sinodale Amoris laetitia, ha detto i vescovi tedeschi hanno ora “il vento in poppa per risolvere tali situazioni [quelle dei battezzati che hanno divorziato e hanno contratto una seconda unione civilmente, ndr] in un modo umano”. Per quanto riguarda quei vescovi che continueranno a difendere l’immutabile dottrina evangelica, Kasper spiega che “non tutti i cattolici la pensano come noi tedeschi. Qui [in Germania] può essere consentito ciò che in Africa è proibito. E allora il papa dà libertà per differenti situazioni e futuri sviluppi”.