Fatti e parole — oltre all’Amoris Laetitia — che dimostrano l’insofferenza di papa Francesco verso il VI Comandamento.

Fatti e parole — oltre all’Amoris Laetitia — che dimostrano l’insofferenza di papa Francesco verso il VI Comandamento.
San Tommaso d’Aquino, Il più grande teologo di tutti i tempi, all’inizio delle lezioni mostrava ai suoi allievi una mela dicendo: «Questa è una mela. Chi non è d’accordo, può andar via». Il Doctor Communis voleva far capire che non è il pensiero a determinare l’essere, ma è l’essere che determina il pensiero. La superbia infatti fa ritenere che il nostro pensare sia il fondamento dell’essere, mentre invece l’umiltà ci porta ad osservare e argomentare l’essere delle cose, soprattutto in quelle divine.
Papa Francesco non ha voluto partecipare al Congresso Eucaristico svoltosi a Genova dal 15 al 18 settembre di quest’anno. Ma non ha voluto mancare al festival del sincretismo religioso organizzato da Sant’Egidio che si è tenuto al ad Assisi dal 18 al 20 settembre.
Può un un Romano Pontefice preferire i falsi dei all’unico vero Dio, di cui è il Vicario in terra?
«Vi rendo noto, fratelli, il vangelo che vi ho annunziato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi, e dal quale anche ricevete la salvezza, se lo mantenete in quella forma in cui ve l’ho annunziato. Altrimenti, avreste creduto invano! Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto» (1Cor 15, 1-3).
Nella “Chiesa 2.0” tutto è doppio.