Socci: Con Viganò è esploso il “caso Bergoglio”

Il maldestro e inaudito tentativo di strumentalizzazione di Benedetto XVI – con cui né Bergoglio, né Viganò si sono scusati (vedi QUI) – ha messo in luce la radicale rottura tra l’argentino e il magistero precedente. E ha reso evidente la gravissima crisi di legittimazione dello sgangherato pontificato sudamericano. Che – perduti i referenti imperiali (Obama/Clinton) – oggi è allo sbando e arranca. La stessa Curia comincia a preoccuparsi drammaticamente degli ulteriori danni che potrà subire la Chiesa, già prostrata da cinque anni di bombardamento anticattolico. Nel commento che segue ricostruisco il senso degli eventi di queste ore.

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#NoLutero

Papa Francesco va in Svezia a commemorazione il 500° anniversario della rivoluzione protestante, quando un monaco tedesco di nome Martin Lutero, spaccò la Chiesa cattolica romana — l’unica vera Chiesa di Cristo — per farsene una propria, diventando l’eresiarca per eccellenza. Alla beata suor Maria Serafina Micheli (1849-1911) fu rivelato che l’anima di costui si trova all’inferno. Non è dunque possibile per un cattolico commemorare l’opera diabolica di un tale uomo.

Il nostro blog ha perciò deciso di prendere posizione riguardo ciò: vi invitiamo ad esporre nei vostri siti o nei vostri social networks, da oggi fino al 3 novembre, la seguente immagine, affinché la Gerarchia possa conoscere il nostro disappunto e la nostra amarezza. Guai a quei pastori che non proteggono il gregge dai lupi feroci!

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